Assunzione a Tempo Determinato, seconda puntata

Un bacio rubato nel parcheggio, una fotocopiatrice vendicativa e un cuore che batte per il direttore. Nella Mainini, la vita di Alice è un caos irresistibile

Donna in ufficio
Assunzione a Tempo Determinato, seconda puntata – ilblogdialice.it

Alice lavora ancora alla Mainini. Si è ambientata, ha fatto amicizia con le colleghe – tutte simpatiche, per fortuna – ma nonostante questo vive con la paura costante del licenziamento, convinta che incomba da un momento all’altro. Eppure il suo carattere un po’ goffo, le gaffes e i piccoli disastri quotidiani la rendono irresistibilmente umana. In fondo, tutti nell’ufficio ormai la adorano proprio per questo.

La vita, però, continua a riservarle amare e maleodoranti sorprese: come il vomito del figlio della sua amica sull’abito nuovo, l’incontro disastroso con uno stilista, o lo scontro diretto con uno dei titolari. Ma niente, proprio niente, batte l’ultima: aver assistito per caso al bacio appassionato di due persone in una macchina nel parcheggio sotterraneo.

Il problema? Lui è il marito di un’altra. E adesso? Come dirlo? A chi?
Con chi condividere un segreto così pesante?
E se poi nessuno le credesse? Se lui negasse?
Peggio ancora: se la moglie preferisse non sapere?

Domande su domande, tutte legittime e tutte senza risposta. Ma da quella situazione imbarazzante nascerà, paradossalmente, l’occasione che Alice aspettava: un avvicinamento, anche se involontario, con Luca, il direttore del personale che le piace da sempre.

I guai, però, non la mollano mai. Un litigio con la fotocopiatrice la trasforma in una macchia ambulante – più dalmata che segretaria – e un episodio ancora più surreale la vede inginocchiata sul pavimento a raccogliere e mangiare caramelline insieme al figlio della Mary.
Un disastro dietro l’altro, tanto che il suo percorso lavorativo sembra più una sit-com che una carriera vera e propria.

Per fortuna, alla Mainini Holding nulla è davvero normale. E forse è proprio questo il segreto: tra un pasticcio e l’altro, Alice riesce sempre a restare in piedi. O quasi. Almeno finché il contratto a termine regge…

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