Left Behind – La profezia, recensione
Hai visto Left Behind – La profezia con Nicholas Cage? La critica, su cinque stelle, non arriva a dargliene nemmeno tre. Sono andata a vederlo e non posso che confermare.
Dire che è un brutto film non è vero, Nicholas invecchia, ma lo fa bene. È sempre un uomo che merita e inoltre in genere mi piacciono i ruoli che ha interpretato negli ultimi film.
Qui però è diverso.
La trama
Pensavo, sentendo i promo in radio, fosse un film d’azione, tipo quelli sui templari e simili, invece si tratta di un film religioso, si tratta di una profezia.
La famiglia di Nicholas viene sconvolta dal cambiamento della moglie che d’improvviso diventa una fervente cattolica lettrice della Bibbia.
Il film inizia molto lentamente con la figlia che torna a casa dal college per festeggiare insieme alla famiglia il compleanno del padre. Lui invece sta partendo per Londra (fa il pilota) per portare al concerto degli U2 (se non ricordo male) quella che vorrebbe diventasse l’amante, una bella hostess interpretata da Nicky Whelan.
Uscito nelle sale pare essere un flop dichiarato sia dalla critica che dal pubblico che non lo apprezza per niente.
Definito come un film d’azione è molto lento e “l’azione” è solo nelle scene finali quando la figlia di Ray, saputo che deve fare un atterraggio di emergenza per mettere in salvo i passeggeri rimasti, gli sgombera una strada e incendia carburante per fargliela trovare dall’alto visto che la torre di controllo non gli da l’ok alla discesa.
Ma procediamo per ordine.
La moglie di Ray, dopo aver parlato con il reverendo della città è convinta che stia per avverarsi una profezia. Ovviamente nel film non viene citata subito, ma lo si capisce strada facendo. Mentre la figlia è in aeroporto, per incrociare il padre prima che lui parta, incontra un famoso giornalista e si mettono a chiacchierare.
Il ragazzo, guarda caso, si ritroverà sull’aereo del padre e qui sarà uno dei protagonisti.
A metà tratta tra il JFK e Londra, quando l’aereo è sull’Atlantico, spariscono membri dell’equipaggio e passeggeri. Lo stesso accade sulla Terra. La figlia di Ray, Chloe era al centro commerciale e stava abbracciando amorevolmente il fratellino quando lui le scompare tra le braccia.
Il film è un alternarsi tra ciò che avviene sullaTerra e ciò che accade sull’aereo con devastazione, persone che scompaiono, paura e panico che si diffondono.
Un po’ alla volta viene chiarito il concetto: Dio punisce e porta in Paradiso sono le anime pure.
Quindi la moglie di Ray aveva ragione. E adesso?
Non voglio rovinarvi il finale anche se personalmente l’ho trovato scontato.
Questa pellicola prodotta l’anno scorso è un remake di un film del 2001. Il filone è quello che ultimamente sembra andare tanto di moda: “La Fine del Mondo” che in un modo o nell’altro arriva per mano di alieni o di Dio.
Sono uscita con mille pensieri per la testa e una sensazione di fastidio. Non amo i finali di questo genere. Non ve lo voglio anticipare, ma apprezzo le morti nei film solo se portano alla salvezza di chi rimane, non il contrario.
Che dire?
Non ne suggerisco la visione.
Personalmente non mi è piaciuto e sono d’accordo con le parole che Chloe grida a più riprese: “se c’è un Dio non può essere così cattivo”, salvare solo poche anime lasciare le altre nell’Inferno della Terra impegnate a farsi la guerra.
Difatti non viene sempre dipinto come misericordioso? Boh!
Almeno in un vecchio film, mi pare si intitolasse il Settimo Sigillo, lei muore, ma tutti i bambini finalmente nascono.